Realizzata all’inizio del ‘700 dalla principesca famiglia Pignatelli, nel giro di qualche decennio divenne luogo di sosta indispensabile per i tanti che percorrevano la Consolare Sannitica, l’arteria che i Borboni realizzano per congiungere Napoli la costa adriatica.
Oggi quella antica osteria di Sepino è tornata a vivere. E nel rispetto della sua storia porta il nome di Antica Taverna del Principe. Come un tempo, grazie al progetto di recupero realizzato dai proprietari, la famiglia Ialenti, torna ad offrire riparo, ospitalità, scambi e condivisioni ai viaggiatori, in un ambiente raffinato, accogliente, curato nei minimi dettagli.
Immersa nel verde e facile da raggiungere, l’Antica Taverna del Principe si compone di spazi molto ampi e camere al piano superiore, tutti arredati con pezzi d’epoca di rara bellezza. L’ampia e luminosa sala nella quale un tempo trovavano riposo i cavalli, accoglie gli ospiti con grande calore, quello delle attenzioni dei padroni di casa e quello dell’enorme camino di magnifica forgia.
Non possono sfuggire storia, archeologia, religiosità, paesaggi naturalistici, borghi e divertimento sul percorso in Molise che porta verso la Taverna. Nel raggio di pochi chilometri ci sono infatti lo spettacolare sito archeologico della città sannita di Saepinum, il capoluogo Campobasso, i tanti borghi ai piedi o sulle pendici appennine e la stazione sciistica di Campitello Matese.
Per gli amici dei Viaggi dell’Origano e per tutti gli altri ‘odierni viandanti’ in questo posto la parola d’ordine è qualità. La si trova negli spazi, nei modi, nelle delizie del mattino fatte rigorosamente in casa e nelle tante iniziative che qui di continuo portano musica, teatro, libri, mostre ed eventi.