Adoro andare in bicicletta, vedo cose che altrimenti non avrei mai visto. Le vie hanno doppi sensi anche dove ce n’è uno solo
Zaino in spalla e vento in faccia. Inforchiamo la bicicletta, o meglio una mountain bike, per pedalare attraverso il magnifico territorio del Parco Nazionale di Lazio, Abruzzo e Molise, per vivere l’esperienza sportiva, culturale e simbolica del viaggio, per avvicinare luoghi e persone ad una velocità a misura d’uomo… e di donna!
A bordo del mezzo ecologico per eccellenza si possono gustare tutte le chicche del territorio, comprese quelle gastronomiche. Viaggiare in bicicletta significa ritrovare un naturale ritmo fisico, la giusta vitalità, significa far svanire i pensieri. Ci si sente in fuga, in appagante solitudine, presi dai sogni e dai desideri personali, ma anche immersi nei segni vivi di storia, enogastronomia, cultura, ambiente e tradizioni. Una particolare forma di trekking, fatto su due ruote, dietro la guida cicloturistica esperta. Si può scoprire e conoscere l’Appennino centrale, il Tibet d’Italia, percorrendo i suoi suggestivi altipiani e le sue vallate. Raggiungendo così il Molise dei silenzi, degli spazi aperti e della tranquillità. Il nostro bike manager può inoltre personalizzare il percorso che più si adatta alle esigenze e ai desideri dei ciclo-visitatori. Il tutto con la comodità di avere il nostro Range Rover al seguito per il trasporto dei bagagli e di tutta l’attrezzatura necessaria per la manutenzione della bicicletta. Il Molise è una landa mite, lontana da palcoscenici e riflettori, prescelta da lupi e cinghiali, ricca di piccoli borghi, anticamente saccheggiata da pirati e briganti. Una terra amena e silenziosa, ricca di bellezza, di ospitalità e di sapori dimenticati. Un posto da vedere e da vivere.
Aeroporto internazionale di Roma Fiumicino Leonardo da Vinci o Napoli Capodichino / Stazioni ferroviarie di Roma o Napoli
Preferibilmente in tarda mattinata o al massimo primo pomeriggio
Considerando l’arrivo a Fiumicino, il primo giorno si prevedono: presentazione del viaggio nei dettagli, conoscenza dei partecipanti, sistemazione delle biciclette e pernotto all’ingresso della Sabina per partire poi la mattina successiva. Saltiamo in sella e lasciamoci alle spalle la città eterna! Pedaliamo alle pendici dei Monti Lucretili: la ricchezza naturalistica di questo Parco Naturale Regionale, la varietà della flora e della fauna, la particolare configurazione del paesaggio e il profumo del mare non lontano ci offrono lo sprint giusto. In un ambiente selvaggio e poco antropizzato ci immergiamo tra leccete, uliveti terrazzati e alberi da frutto tipici del paesaggio bucolico della Sabina Romana. Raggiungiamo Castel di Tora, nella valle del Turano, uno dei borghi più belli d’Italia che si specchia da almeno mille anni nelle acque del lago.
Ecco un tesoro di biodiversità, uno scrigno di cultura: il Parco Nazionale dei Monti della Laga e del Gran Sasso. Il volto è quello tipico delle Dolomiti, con vette importanti, pendii ripidi e una miriade di percorsi di alta quota. Se la giornata è particolarmente limpida scorgiamo il Mare Adriatico, il Tirreno e gran parte dell’Italia centrale. Qui siamo rapiti dal ghiacciaio del Calderone e dall’altopiano di Campo Imperatore, un’ampia e bellissima prateria ad alta quota dove è d’obbligo una sosta ristoratrice, magari mangiando all’aperto arrosticini e salsicce nostrane alla brace. Ci sentiamo un po’ cowboy in un ambiente quasi desertico mentre ammiriamo boschi e torrenti, cascate e laghetti, incrociando greggi di pecore, mucche e cavalli. I Monti della Laga ci ammaliano tra corsi d’acqua e vaste abetaie, faggete e boschi di betulla, nella sua parte più selvaggia e incantata ci accoglie il piccolo Tibet, con i suoi borghi medioevali come Santo Stefano di Sessanio o Calascio con la sua rocca a precipizio più alta d’Europa, nota location di molti film americani, entrata a pieno titolo nella storia del cinema. E alla fine dinanzi a noi un importante patrimonio dell’umanità: Castel del Monte, la fortezza dei mille misteri conosciuta per le sue fantomatiche streghe.
Una lunga discesa ci accompagna nella valle Peligna, ricca di vie il cui denominatore comune sono i fiumi e le ciclovie che costeggiano in gran parte i corsi di acqua. La splendida vallata divide il Parco Nazionale d’Abruzzo e quello della Maiella, immersa in una terra accogliente e gentile per le persone che la popolano, per i monumenti e per i golosi confetti.
Si ricomincia a pedalare in salita, verso il Molise, nel Sud del Parco Nazionale d’Abruzzo, alla ricerca di orsi e lupi, tra boschi e laghi, attraversando Anversa degli Abruzzi, detto anche “Il fiordaliso del Sagittario”. Le caratteristiche stradine del borgo medievale sono il punto di partenza per una visita alla Riserva Naturale WWF Gole del Sagittario che si estende dai 500 metri di quota a valle dell’abitato di Anversa fino ai suggestivi pascoli di montagna di Pizzo Marcello, ai confini con il Parco Nazionale d’Abruzzo, a 1500 metri d’altezza.
Ii primo borgo che incontriamo è Barrea. Piccolo, medioevale, arroccato su uno sperone a 1066 metri e affacciato sull’omonimo lago artificiale e su un anfiteatro di maestose montagne. Finalmente il Molise, la regione più piccola d’Italia: siamo in provincia di Isernia, a Vastogirardi, borgo della Riserva Naturale Orientata di Montedimezzo, Riserva MAB dell’Unesco. In sella alle nostre bici troviamo un ambiente silenzioso ed ospitale, con bellezze naturali e storiche, prima di arrivare a Capracotta, il paese noto per le grandi nevicate sito tra le cime più alte dell’Appennino.
Siamo nel cuore del Molise, dove arte, natura e gastronomia, in una miscela unica e indistinta, ci avvolgono definitivamente. Ci aspetterà impaziente la nostra terra promessa: benvenuti nella terra che no ti aspetti! Deliziosi borghi immersi nell’assoluto silenzio.
I partecipanti alloggerano sia presso splendide strutture situate nei centri storici di piccoli borghi, sia in agriturismi di montagna circondati dal verde dei prati e dei boschi. Abbiamo selezionato solo alloggi accoglienti, di qualità, rispettosi dell’ambiente e sostenibili. Sono tutti inseriti in un contesto urbano di pregio, autentico, in contatto con i residenti. I relativi punti di forza sono l’approccio ospitale e la cultura dell’accoglienza. Si può scegliere la struttura ricettiva al momento del confezionamento del tour completo. Essendo l’itinerario assolutamente personalizzato in base al mezzo (bicicletta da corsa, cicloturismo, montain bike), alla preparazione fisica del partecipante, alle condizioni atmosferiche (primavera o estate) anche le strutture ricettive verranno proposte e personalizzate al momento del confezionamento dell’intero percorso.