“Alcuni luoghi sono un enigma. Altri una spiegazione”
I Viaggi dell’Origano vi propone un’indimenticabile esperienza a cavallo che si snoda tra alcune delle località più “selvagge” del Molise. Capracotta e Prato Gentile, Monte Capraro e il tratturo Castel di Sangro – Lucera, la riserva MAB del Montedimezzo e le antiche fortificazioni sannite in alta quota. Tutto in un unico, entusiasmante itinerario che restituisce la grande potenza naturalistica e paesaggistica di questa piccola, preziosa regione. Uno percorso enogastronomico rural, studiato nei dettagli, trasformerà questa avventura in un momento “culturale” a 360 gradi.
Isernia
Nel tardo pomeriggio
L’arrivo è previsto in serata. Dopo un drink di benvenuto, sarà servita la cena a gli ospiti e alle guide.
La mattinata è libera. Si può dormire a lungo, consumare la colazione con calma e passare queste ore come meglio si crede. Prima del pranzo ci sarà un incontro sulla sicurezza, fondamentale, in cui affronteremo anche i dettagli del percorso; seguirà una dimostrazione pratica della sellatura all’americana, quindi si prepareranno i cavalli. Subito dopo il pranzo si parte per una passeggiata di tre ore, affinché tutti i cavalieri facciano conoscenza con i propri cavalli.
Verso le dieci l’avventura può avere inizio. La destinazione della prima tappa è Capracotta: piccolo borgo montano di soli 500 abitanti, situato ad un’altitudine di 1.400 m s.l.m. che gli garantiscono il primato di più alto comune d’Italia. Prima del pranzo attraverseremo prati e colline, fino ad arrivare a Campolungo, destinazione designata per il gustoso pic-nic. Più di due ore ci separano dalla metà. Attraverseremo un’ampia valle ideale per lanciarci al galoppo, in fondo ad essa Capracotta. La cena sarà servita un ristorante, del pernotto si occuperà un B&B locale.
Dopo la colazione ci attende una passeggiata nei dintorni e così saliamo nella località di Monte Campo. Qui il punto più alto segna 1.745 m s.l.m. Non c’è bisogno di dire che vi si può godere di un panorama splendido a 360° sui monti dell’Alto Molise e dell’Abruzzo. Dopodiché ci immettiamo su di un percorso impegnativo che si snoda sulla cresta del monte e arriva fino al valico di San Nicola, dove all’ombra di un faggio ci fermiamo per il pranzo, con davanti a noi la vista di Agnone e del paesaggio lì intorno. Dopo il pranzo scendiamo il lato nord della montagna completamente ricoperto da maestosi faggi e giganteschi abeti bianchi. Risaliamo verso la cima dove incontriamo le celebri piste da sci da fondo che girano tra il bosco e si connettono tutte a Prato Gentile, nota località sciistica che sovente ospita importanti gare di questo sport tanto amato dai capracottesi. Nel pomeriggio scendiamo di nuovo verso Capracotta, attraversando un vallone ricco di prati. Per la notte ritorniamo nel nostro B&B, dopo aver gustato la cucina di un nuovo ristorante.
Colazione e si riparte. Dopo aver attraversato prati e colline seguiamo una strada a fondo bianco che gradualmente ci porta in quota. Prima del valico facciamo una deviazione per visitare i resti di una fortificazione Sannita. L’antica tribù italica che combatté con Roma una guerra secolare, ha costruito sulle cime dei monti delle fortezze con mura megalitiche che servivano da riparo ed erano in connessione visiva tra loro in modo da controllare tutto il territorio. Ritornati al valico della Crocetta scendiamo di sella; i cavalli si rallegrano del loro momento di svago, mentre noi cavalieri ci godiamo la veduta su quattro catene montuose, ovvero il Colle dell’Orso, Il Matese, le Mainarde e l’Abruzzo. Dopo il picnic il percorso ci porta verso il paese di San Pietro Avellana. Lasciamo i cavalli qualche chilometro fuori dal centro abitato, in un prato con recinto elettrico, e in macchina ci spostiamo in paese dove ceniamo e alloggiamo in B&B.
La tappa ci porta ad attraversare la splendida riserva di Montedimezzo, nel comune di Vastogirardi. Qui visiteremo il casino di caccia che fu proprietà dalla famiglia reale dei Borboni. Oggi l’edificio gestito dalla forestale contiene un museo. Questa foresta è protetta dall’UNESCO. In tutto il mondo l’organizzazione protegge 256 foreste. Quattro sono in Italia, delle quali due si trovano nel Molise. Dopo aver attraversato il bellissimo sentiero che si snoda nel bosco ci troviamo di nuovo sul Tratturo Celano-Foggia, che seguiamo per un tratto fino a raggiungere la Grande Quercia di Mario, un nostro amico, che ci accoglie per il pranzo. Con al massimo due ore di cammino raggiungeremo l’agriturismo di Littorio. Qui un tempo si allevavano cavalli. I nostri possono utilizzare i paddocks accanto casa sua. Ceniamo e pernottiamo.
Dopo la colazione intercettiamo invece il Regio Tratturo Castel di Sangro-Lucera, una delle primitive vie di comunicazione e trasporto note soprattutto per lo spostamento di greggi dalle pianure ai monti. Seguitiamo su esso fino a raggiungere il paese di Pescolanciano. Qui il pranzo viene servito in un piccolo e delizioso ristorante. Dopo il pranzo ci aspettano dei bellissimi galoppi nella vallata del fiume Trigno che guaderemo in vari punti, prima di inerpicarci sulle colline che fronteggiano la Foresta di Collemelucio. Questa è l’altra foresta molisana che viene protetta dall’UNESCO. Il progetto si chiama “Man and Biosphere” (MAB). Gli ultimi chilometri in sella ci portano tra brughiere e boschi di quercia. Verso le ore cinque si ritorna alla fattoria, disselliamo per l’ultima volta e dopo il drink ci godiamo la cena di addio.
Dopo la colazione è il momento dei saluti.
Accomodation in agriturismo-fattoria (2 notti) e in albergo (5 notti)