“Isciacquìo, calpestìo, dolci rumori, ah perché non son io coi miei pastori?”
Verde pastello, verde oliva, verde bottiglia di nettare prelibato. E poi rosso passione, rosso pomodoro, rosso tramonto, unico, speciale, silenzioso, invitante… E’ il Molise nell’obiettivo, quello che parla con i colori e i sapori e che ti aspetta perché i colori si possono vivere correndo, fermandosi e viaggiando a braccia aperte per raccogliere tutta l’intensità. Fermati. Taci. Ascolta. C’è un Molise da gustare. Piccollo immenso territorio in cui la genuinità si respira, si tocca, si mangia.
Regalati questi due giorni speciali di un’Italia silenziosa, semplice e unica; verde, pulita e saggia, bella e ancora bella, sotto tutti i punti di vista.
Colle D’Anchise (CB). Su richiesta è possibile organizzare il trasfer da Roma/Napoli/Campobasso
Nel primo pomeriggio
Giunti nell’accomodation dedicata, un delizioso albergo diffuso sorto da un antico mulino nel cuore del Molise, esattamente nel comune di Colle D’Anchise, gli ospiti possono occupare le proprie stanze. Aspettando la cena, ci si può rilassare passeggiando nei paraggi della struttura, immersi nella quiete della campagna, con le acque del fiume Biferno che scorrono praticamente sotto i nostri piedi; oppure raggiungere uno dei borghi a un tiro di schioppo per un aperitivo o un caffè. Si cena nel ristorante della struttura. Ovviamente il menù sarà costruito per far apprezzare i veri sapori del posto. Sarà poi il momento di riposare. L’indomani ci aspetta un’intensa giornata.
Il tour ha inizio nelle campagne di Castropignano. Ad attenderci Mario e la sua famiglia, gente cordiale e genuina, dalla grande sensibilità e cultura. I Borraro, durante tutto l’anno si occupano di produzione di formaggio artigianale, di conservazione delle carni e di pastorizia in generale. Trascorreremo la mattina a stretto contatto con gli animali (pecore, cavalli e cani) della piccola azienda, lungo i pascoli quotidianamente praticati, in sella, oppure a piedi. Seguiremo la lavorazione del latte fino alla realizzazione e alla degustazione del formaggio fresco appena cagliato, e apprezzeremo i consigli e i racconti del nostro pastore, che magari si accompagnerà a una zampogna. Ad ora di pranzo entriamo nel piccolo e piacevolissimo Castropignano per accomodarci al tavolo di un ristorante e gustare un banchetto rigorosamente a km 0. Dopo il pasto potremmo passeggiare per le stradine del paese e visitare magari il Castello D’Evoli, di vedetta sulla valle del Biferno, o le interessanti chiesette del borgo. Rientriamo all’albergo diffuso per consumare la cena e passare la notte.
Sono lontani ormai i tempi in cui i celebri “cacciatori senza fucile”, venuti da ogni parte d’Italia, si aggiravano per i boschi della regione, con fare guardingo, avvolti da un alone di mistero. I contadini del posto, incalzandoli, si sono presto accorti che né di lepri, né d’allodole e tantomeno di cinghiali erano a caccia quelle ambigue figure. Con gli anni, il tartufo appunto, è diventato una delle peculiarità del territorio e quindi della cucina molisana. In fatto di quantità e soprattutto caratteristiche, la piccola regione del mezzogiorno, non è seconda a nessuna! A Busso, a pochi chilomentri dalla nostro Albergo Diffuso, conosceremo il buon Vincenzo, titolare di un polo produttivo d’eccellenza, che ci ospiterà alla scoperta dei tartufi molisani. La famiglia Di Iorio vive la passione per il tartufo da ormai tre generazioni. Questa passione, unita alla straordinaria predisposizione del territorio molisano per la crescita (spontanea e coltivata) del tubero, fa apprezzare i prodotti della piccola azienda a conduzione familiare in Italia e nel mondo. I preparati di Vincenzo e famiglia finiscono di fatti addirittura nelle cucine del Cremlino, a Mosca. Si raggiunge il bosco dove prende il via l’esperienza. Seguendo i cani esperti nell’entusiasmante ricerca per oltre un’ora, conosceremo i luoghi, i trucchi e i segreti di un buon cercatore. Quindi rientreremo in azienda, dove la proverbiale accoglienza dei Di Iorio ci farà sentire come a casa di amici. Ci aspetta un delizioso pranzo di specialità al tartufo e non solo, accompagnato ad un’ottima tintilia del Molise. Potremmo acquistare eventualmente qualche prodotto che ha stimolato particolarmente la nostra ghiottoneria. Dopo i saluti e la foto di rito, ci si congeda.
Una breve, intensa e soprattutto saporita capatina in Molise si è conclusa.
I partecipanti alloggeranno presso un delizioso albergo diffuso nella valle del Biferno ai piedi del Matese, residenza d’epoca con 12 camere e un raffinato ristorante. E’ una magnifica struttura edificata nel ‘700 interamente in pietra e oggi riportata al suo antico splendore con un progetto di recupero non solo delle risorse materiali del Molise, ma anche e soprattutto dei valori che sono alle radici di questo territorio.
Genuinità, amore per la terra e per i suoi prodotti, semplicità, pulizia di sentimenti… fanno tutti parte del corredo della Piana dei Mulini. Insieme a tutte le preziose ricchezze storico-culturali, architettoniche e paesaggistiche che la circondano. E proprio al rispetto e la gratitudine nei confronti di nostra madre terra si ispira anche il progetto alimentare che rimette al centro l’identità del Molise attraverso una rete del cibo fatta di uomini, di mani, sudore e cultura in armonia con la natura. Nelle stanze curate ed accoglienti con arredi in arte povera al mattino viene servita una colazione ricca, con prodotti fatti in casa. Nel corpo principale, sotto le belle volte in pietra, c’è il ristorante con una cucina raffinata attenta alla stagionalità e alla biodiversità. Un emporio con prodotti artigianali fatti da contadini e pastori locali permette poi uno shopping di qualità per chi desidera portarsi a casa souvenir davvero eccellenti, contribuendo a rafforzare l’economia locale della piccola produzione, non meccanizzata ma attiva e sostenibile. La struttura è immersa nel verde del Parco dell’Alta Valle del fiume Biferno, dichiarato Sito di Interesse Comunitario (SIC). La passeggiata nel Parco comincia con la visita al vecchio mulino e alla centrale idroelettrica dismessa, tutelati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Da lì, seguendo il canale, con i suoi ponticelli, le chiuse e le paratoie, si arriva ad una piccola spiaggia nell’ansa del Biferno da dove è possibile ammirare tutta la maestosità di un fiume antico millenni. Gli amici dei Viaggi dell’Origano possono trovare alla Piana dei Mulini un mix delle essenze di questo piccolo ma rigoglioso Molise tutto da scoprire.